Nato a Bari il 13.12.1938, ivi compie tutti gli studi secondari, conseguendo la maturità classica nell'anno 1958 presso il Liceo Classico "O.Flacco". Laureato in Scienze nel 1965 presso l’Università degli Studi di Bari, è nello stesso anno nominato Assistente Volontario alla cattedra di Paleontologia della stessa università.

Nell'anno 1968 viene nominato Assistente Incaricato alla cattedra di Zoologia presso l’Università degli Studi di L'Aquila dove, nell'ottobre dello stesso anno, dopo aver sostenuto e vinto il relativo concorso, prende servizio come Assistente Ordinario. Nell'anno 1969 gli viene conferito, dalla Facoltà di Scienze mm.ff.nn. dell'Università di L'Aquila, l'incarico di insegnamento di Paleontologia per il corso di laurea in Scienze Biologiche, incarico successivamente prorogato a norma di legge e, quindi, stabilizzato in base al D.R 19.1.1974.

Il 23.12.1974 è nominato Aiuto alla cattedra di Zoologia presso l'Università degli Studi di L'Aquila. A decorrere dall'A.A. 1974-75 è titolare dell'insegnamento di Zoologia per il corso di laurea in Scienze Biologiche presso la stessa Università. Dal 7.3.1983 è Professore associato di Zoologia presso l'Università di L'Aquila. Negli A.A. 1986/87, 1987/88 e 1988/89 gli viene attribuita, ai sensi dell'art. 114 del DPR 382/80, la supplenza per l'insegnamento di Zoologia I presso la Facoltà di Scienze dell'Università di L'Aquila.

Dal 1974 al 1977, a seguito di decreto rettorale, tiene la Direzione dell'Istituto di Zoologia dell'Università di L'Aquila, provvedendo alla sua trasformazione da Istituto di Istologia ed Embriologia ad Istituto di Zoologia; nello stesso periodo si occupa della sua organizzazione e definitivo riassetto strutturale, tramite la creazione di una biblioteca a carattere zoologico, il potenziamento delle attrezzature didattiche esistenti e I'acquisto di strumentazione ed apparecchiature scientifiche di base per ricerche di zoologia, autoecologia e parassitologia.

Dal 2.11.1993 è Professore Ordinario di Zoologia presso la Facoltà di Scienze mm.ff.nn. dell'Università di L'Aquila.

E' autore di 168 pubblicazioni scientifiche, 12 lavori a carattere divulgativo e di un CD Rom dal titolo “Mimetismo e colore nel regno animale”.


Attività didattica e divulgativa

A partire dalla nomina ad assistente Ordinario di Zoologia, ha preso parte attivamente alle diverse attività didattiche dell'Istituto; in particolare ha svolto numerose esercitazioni pratiche per il corso di Zoologia e prestato assistenza a laureandi nella preparazione di tesi sperimentali e tesine; ha, inoltre, partecipato a commissioni di esame di discipline afferenti allo stesso Istituto (Zoologia 1, Zoologia 2, Parassitologia, Anatomia Comparata, Anatomia Umana, Ecologia, Paleontologia). Negli anni 1969-1973 tiene, per conto del titolare del corso di Zoologia, lezioni e seminari di Zoologia evoluzionistica e di Zoologia sistematica, con particolare riguardo ai crostacei, gruppo che diventerà in seguito il tema principale delle sue ricerche. Incaricato dell'insegnamento di Paleontologia, inizia ad assegnare autonomamente tesi e tesine di laurea. Nell'anno 1971 pubblica, per i caratteri dell'editore Japadre in L'Aquila, un testo di Paleontologia, indirizzato essenzialmente agli studenti del corso di laurea in Scienze Biologiche, nel quale la materia viene trattata da un punto di vista zoologico-filogenetico, piuttosto che geologico-stratigrafico; il suddetto testo è stato recensito su "Sette giorni in Italia e nel Mondo", n.232 del 21.11.1971 ed è attualmente adottato in alcune sedi universitarie italiane.

Nominato Professore Incaricato di Zoologia e successivamente Professore Associato e, quindi, Ordinario della stessa disciplina, oltre all'attività precedente, segue personalmente numerosi studenti nello svolgimento di tesi sperimentali riguardanti la problematica filogenetico-evolutiva e la zoogeografia dei popolamenti carcinologici delle acque sotterranee italiane, del Vicino Oriente, del Mediterraneo (Spagna, Yugoslavia, Grecia, Turchia, Nord Africa) e dell’Australia, e la tassonomia di alcuni ordini di Crostacei (Copepodi, Isopodi, Anfipodi, Misidacei). Nello stesso periodo, come attività divulgativa ha, tra l'altro, curato la stesura di alcuni volumi riguardanti gli invertebrati per l'Enciclopedia "Mondo Animale", edita da ”Fratelli Fabbri ed." Nell'anno 1982 viene invitato a tenere una serie di seminari riguardanti i problemi dell'adattamento in organismi acquatici ipogei, presso il Dipartimento di Scienze Naturali del "Caldwell College" negli Stati Uniti. A partire dal 1972 svolge attività biospeleologica, appoggiandosi a gruppi speleologici abruzzesi, italiani e stranieri.

Attualmente è curatore scientifico del "Museo di Speleologia - V.Rivera" in L'Aquila; consulente scientifico della rivista "Quademi del Museo di Speleologia" edita dallo stesso museo; Editor dell’ “Electronical Journal of Biospeleology”.

Negli anni 1990 - 2001 cura la stesura di dispense didattiche di Zoologia generale per gli studenti del Corso di Laurea in Scienze Biologiche. Dal 1999 è autore e responsabile di diversi siti WEB (www.geocities.com/mediaq/; copepods.interfree.it, luciopesce.interfree.it) riguardanti tematiche di Zoologia generale e sistematica, uno dei quali (copepods.interfree.it) è stato recentemente (novembre 2001) recensito su "Science" (ed. americana). E' attualmente responsabile di alcuni dottorati di Ricerca dal titolo: "Uomo e Ambiente in Appennino".


Attività scientifica

Per quanto concerne l’attività scientifica, nel suo primo periodo di assistentato, essendo l’Istituto diretto da un istologo e svolgendovisi esclusivamente ricerche in istologia, sia in M.O. che in M.E., il sottoscritto ha collaborato a tali ricerche, pubblicando due note (in collaborazione) riguardanti l’innervazione periferica di alcuni distretti cutanei di mammiferi. Nello stesso periodo iniziava ad interessarsi di Paleontologia, in particolare di molluschi, pubblicando tre note, riguardanti rispettivamente i Gasteropodi ed i Bivalvi del Pliocene abruzzese e gli aspetti geo-paleontologici della genesi e successiva evoluzione della "Conca Reatina" (Lazio).

Dal 1971 rivolge i propri interessi scientifici esclusivamente alla zoologia, intraprendendo un organico programma di ricerche riguardante i popolamenti acquatici sotterranei italiani, con particolare riferimento ai crostacei freaticoli; tali ricerche vengono pubblicate con il sottotitolo: "Ricerche in acque sotterranee dell'Italia centro-meridionale": I-XLVI. Successivamente, amplia l’area delle suddette ricerche al bacino Mediterraneo (Grecia, Turchia, Yugoslavia, Spagna, Maghreb) all'Iran, India, Thailandia, America centrale (Antille) ed Australia.

Come specialista di copepodi, attualmente si occupa quasi esclusivamente di problemi di sistematica e tassonomia, filogenesi e zoogeografia riguardanti i popolamenti freatici italiani e del Vicino Oriente; recentemente ha ampliato i propri interessi scientifici, quale specialista di Copepodi, all'area caraibica, antartica ed australiana.

Quanto ai gruppi zoologici studiati, il suo interesse si rivolge prevalentemente ai copepodi, Cyclopoida ed Harpacticoida (dei quali ha pubblicato il relativo volume della collana "Guide per il riconoscimento delle specie animali delle acque interne italiane"); di questo gruppo di crostacei ha descritto numerosi nuovi taxa, come pure ha revisionato alcuni generi di particolare interesse quali Nitocrella, Parapseudoleptomesochra, Praeleptomesochra ed Elaphoidella. Si occupato, e si occupa tuttora, anche di altri gruppi di crostacei, in particolare Isopodi Asellidae e Microparasellidae, Misidacei e alcuni generi di Anfipodi (Hadzia, Metahadzia, Bogidiella Salentinella) e Termosbenacei, in quanto ospiti frequenti e caratteristici delle biocenosi interstiziali studiate e di particolare valore ecologico nelle stesse.

Il "filo conduttore" delle ricerche è rappresentato, comunque, dall'ambiente peculiare in cui i gruppi succitati si rinvengono ed in particolare quello al limite tra il marino (psammico) e quello stigale propriamente detto (freatico, iporreico, cavernicolo, anchialino); in tale habitat, infatti, si rinvengono comunemente quelle forme, da alcuni autori definite "talassoidi", le quali rappresenterebbero la prima o una delle più precoci tappe del processo di colonizzazione delle acque sotterranee interne da parte di molti gruppi animali, successivamente adattatisi a condizioni sempre più continentali ed ecologicamente stabili, secondo un modello definito "Regression Model Evolution". Attualmente tali ricerche vedono una nuova prospettiva nello studio dell'ecologia di particolari forme sotterranee (copepodi) che si vanno rivelando di notevole interesse quali "indicatori biologici" dei biotopi acquatici sotterranei, in particolare di quelli freatici ed iporreici.

Complessivamente le ricerche del sottoscritto possono inquadrarsi in tre linee principali e precisamente:

A - ANALISI DEI POPOLAMENTI FREATICI ED INTERSTIZIALI DULCIACQUICOLI ITALIANI E DEL VICINO ORIENTE: ASPETTI QUALITATIVI, ECOLOGICI E ZOOGEOGRAFICI

B - SISTEMATICA, TASSONOMIA, ZOOGEOGRAFIA E FILOGENESI DI COPEPODI

C - SISTEMATICA, TASSONOMIA, ZOOGEOGRAFIA E FILOGENESI DI ISOPODI, MISIDACEI ED ANFIPODI

La linea di ricerca "A" ha ottenuto finanziamenti C.N.R.(Ct. 79.00988.04; "Gruppo Nazionale di Biologia Naturalistica"), M.P.I.(40%, 60%) e M.U.R.S.T. (40%, 60%) e da parte dell'Università degli Studi di L'Aquila. Tale linea si è, a tutt'oggi, concretizzata in una serie di pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali (Boll.Zool., Riv.ldrobiol., Boll. Mus. Civ. st. nat., Verona, Atti Soc. It. Biogeogr., Biogeographia, Natura, Int. J. Speleol., Crustaceana, Revue suisse Zool., Bijdragen tot de Dierkunde, Bull. Mus. Univ. Amsterdam, Ecologia Mediterranea, Vie et Milieu, etc.). Parte dei risultati delle suddette ricerche sono state, inoltre, oggetto di comunicazioni a congressi nazionali ed intemazionali (U.Z.I., S.I.B., Ir Symp. Int. Zoogeogr. Ecol. de Gréce et regions avoisinantes, Athens, etc.). I risultati più recenti risultano attualmente in stampa.

Il copioso materiale raccolto in occasione delle ricerche in oggetto è stato studiato, e pubblicato, oltre che dal sottoscritto, anche da numerosi specialisti italiani e stranieri (Prof. Giusti, Siena; Prof. Ruffo, Verona; Prof. Dumnicka, Krakow; Prof. Danielopol, Austria; Prof. Karaman, Yugoslavia; Prof. Schminke, W-Germany).

I risultati complessivi relativi alla linea di ricerca in oggetto sono stati recentemente pubblicati, dal sottoscritto, in un organico lavoro apparso nel 1985 sul primo numero del nuovo periodico internazionale "Stygologia", edito da E.J.Brill, Leiden, Olanda, con il titolo: " The groundwater fauna of Italy: a synthesis".

Per quanto concerne la linea "B", anch'essa sostenuta da finanziamenti C.N.R., M.P.I. e dell'Università di L'Aquila, le relative ricerche hanno prodotto una vasta serie di pubblicazioni, gran parte delle quali su riviste internazionali ( Revue suisse Zool., Bull. zool. Mus., Univ. Amsterdam, Vie et Milieu, Bijdragen tot de Dierkunde, Senckenbergiana Biol., Biol. Gallo-Hell., Revue zoo]. Afr., Acta Mus.Mac.sc. nat., Crustaceana, Stygologia, Hydrobiologia, Acta zool. Bulgarica, Int. J.Speleol., Rec. Western Australian Museum, etc.). Molti dei suddetti lavori sono stati oggetto di recensione o discussione da parte di numerosi autori.

In particolare I'A. ha descritto oltre 100 nuovi taxa (sia a livello specifico che generico), per i quali, in qualche caso, sono state anche pubblicate nuove chiavi di riconoscimento analitico; in alcuni dei suddetti lavori, inoltre, oltre alla revisione di generi di "status" tassonomico controverso, sono stati presi in considerazione nuovi caratteri diagnostici per alcuni taxa di incerta definizione sisternatica, quali Elaphoidella, Diacyclops,Eucyclops e Halicyclops. Recentemente ha pubblicato (Arthropoda Selecta, Moscow) la revisione mondiale dei copepodi della sottofamiglia Cyclopinae. Il materiale oggetto della ricerca è stato per la maggior parte raccolto dal sottoscritto, in occasione di numerosi viaggi di studio in Italia ed in alcune regioni mediterranee (Grecia, Spagna, Yugoslavia, Turchia, Nord-Africa), il resto del materiale gli viene regolarmente inviato in studio da Enti, Musei e Istituti universitari, sia italiani che stranieri. Recentemente, nel 1985, pubblica su "Bijdragen tot de Dierkunde", i risultati dello studio delle collezioni di copepodi provenienti da ambienti ipogei delle Antille Olandesi, affidategli in studio dall'Università di Amsterdam, con cui il sottoscritto è, peraltro, in stretta collaborazione scientifica. Attualmente ha in studio materiale di copepodi provenienti da habitat interstiziali della Groenlandia, delle isole Canarie, dell'America centrale e dell'Australia, inviatogli in studio dalla succitata Universita' di Amsterdam, dal Max-Planck Institute e dal Western Australia Museum, Perth, Australia.

Attualmente, ha in preparazione in collaborazione con il Prof. A.Apostolov (Institut Ribna Promichlenoste, Burgas, Bulgaria) una monografia riguardante i copepodi arpacticoidi dei sistemi idrici sotterranei dell'Italia e dell'area balcanica.

I Copepodi studiati, fatta eccezione per alcune specie di ciclopidi, stigofili o stigosseni, presentano tutti, come si gi accennato, una problematica comune: essi si rinvengono, infatti, in ambienti peculiari, al limite tra quello costiero interstiziale, anche psammico, e quello stigale continentale, rappresentando una tappa significativa nel relativo processo di colonizzazione dei biotopi acquatici sotterranei continentali. Tali forme, stigobionti a tutti gli effetti, in alcuni casi "talassoidi", avrebbero subito un processo di adattamento graduale a seguito di eventi paleogeografici (cicli geocratici e talassocratici del tardo Terziario e del Quaternario inferiore) che avrebbero determinato il relativo "intrappolamento" di molte specie negli habitat interstiziali litorali, dai quali le stesse si sarebbero successivamente adattate a condizioni via via più continentali ed ecologicamente più stabili; essi rappresentano, pertanto, materiale di studio eccezionale per ricerche ecologiche, filogenetiche ed evolutive, come pure possono costituire un valido elemento per una ricostruzione "tassonomica" oggettiva di questo gruppo.

I risultati prodotti da questa linea di ricerca hanno permesso, oltre che di chiarire molti aspetti relativi alle problematiche su esposte, anche di arricchire notevolmente il repertorio faunistico di alcune regioni mediterranee e dell'Italia in particolare.

I risultati ottenuti vengono frequentemente riportati e discussi in lavori di autori sia italiani che stranieri.

La linea di ricerca "C", parzialmente finanziata da contributi CNR (CT 78.01343.04) ha prodotto 50 pubblicazioni scientifiche quasi tutte su riviste internazionali, molte delle quali citate e discusse da autori stranieri . Per i lavori prodotti sui misidacei cavernicoli e freatici il sottoscritto è citato nel Catalogo Mondiale pubblicato da Mauchline & Muraro (1978).

Un programma parallelo alla linea di ricerca "A" si è concretizzato in diverse missioni di raccolta in territorio iraniano ed indiano (anni 1977, 1978, 1981), portando a risultati originali, pubblicati dal sottoscritto su riviste internazionali e nazionali e da colleghi italiani e stranieri che hanno studiato parte del copioso materiale raccolto (prof. Ruffo, Prof. Dussart, etc.). In particolare, molto interessanti si sono rivelate le scoperte in territorio iraniano (area caspica e dell'altopiano di Isfahan) della famiglia degli isopodi Microparasellidae (con una nuova specie del genere Microcharon), degli anfipodi Melitidae (con un nuovo genere), di due nuove specie di copepodi arpacticoidi della famiglia Ameiridae, degli oligocheti del genere Lycodrilus, dei ciclopidi del gruppo politipico "Diacyclops languidoides" e del gruppo "Diacyclops crassicaudis", quest'ultimo con una nuova specie e dei generi Thermocyclops, Bryocyclops e Mesocyclops. Il suddetto programma, relativamente all'Iran, è stato sospeso per i noti eventi politici che hanno coinvolto la nazione in questi ultimi anni.

Infine, alcuni dei lavori riguardano indagini biometriche, elettroforetiche e di biologia riproduttiva, occasionalmente intraprese dal sottoscritto al fine di meglio definire alcuni aspetti della biologia e della tassonomia di alcuni gruppi studiati (Isopoda Asellidae, Copepoda Cyclopidae, Misidacea ), come pure di stabilire affinità filogenetiche nell'ambito di generi (Spelaeomysis, Stygiomysis) di particolare interesse biogeografico ed evolutivo.

Quale specialista di copepodi, e' Referee di riviste nazionali ed internazionali (Boll. Mus. civ. st. nat., Verona; Boll. Mus. reg. sc. nat. Torino; Hydrobiologia, Ghent, Belgio; Stygologia, Leiden, Olanda; Bull. Mus. Zool., Univ. Amsterdam, Olanda; Bijdragen tot de Dierkunde, Amsterdam, Olanda; Zoologica Scripta, Stromstad, Svezia; SARSIA, Norvegia; J. North Am. Benth. Soc., Kansas, U.S.A.). E’ stato "Associate Editor" della rivista internazionale "Stygologia", edita da E.J.Brill, Leiden (Olanda). E’ membro, di numerose società zoologiche italiane e straniere (U.Z.I.; S.I.B.; Soc. it. sc. nat., Milano; Soc. Suisse zool., Ginevra; Groundwater Ecologists Society; Crustacean Society, W.A.C. (World Association of Copepodologists) e fa parte del " Directory of Copepodologists" (Oldenburg, Germany). E’ stato coordinatore locale del programma M.P.I. 40% "Componenti extrapaleartiche della fauna italiana". Risulta incluso nei seguenti altri programmmi nazionali: C.N.R. - Gruppo Nazionale di Biologia Naturalistica; M.P.I. 60% -Rilevamento della fauna Umbra; M.P.I. 40% - Il lago Trasimeno: definizione di un modello ecologico globale anche al fine di una corretta gestione dell'ecosistema; progetto finalizzato "Promozione della qualità dell'ambiente; M.P.I. 40% - Studio sistematico e biogeografico di esponenti della fauna e flora dell'Italia centro-meridionale (Ricerche sugli Acari e Copepodi dell'Italia centro-meridionale. Ha partecipato a congressi scientifici, sia in Italia che all'estero (U.Z.I., S.I.B., Int. Congr. of Speleol., U.S.A., I° Symp. Intern. Ecol. Zoogeogr. Grecia). Nel 1976 invitato a presentare una relazione sulla fauna freatica alla Tavola rotonda sul tema: Problemi di conservazione e tutela degli ecosistemi cavernicoli, tenutasi in L'Aquila nel novembre di quell'anno sotto il patrocinio della "Union International de Speleologie". Nel 1978 viene invitato dall'Università di Atene a presiedere la sessione riguardante la fauna interstiziale nel "Ir Symposium International sur la Zoogeographie et I'Ecologie de la Grèce et des regions avoisinantes", tenutosi in Atene.

Nel 1996 èstato promotore ed consulente scientifico della campagna speleobiologica "Zinzulusa - SpeleoSub '96", in occasione della quale è stata scoperta e descritta una nuova spugna troglobia (Higginsia ciccaresei), molto specializzata, appartenente all'ordine degli Axinellida.

Negli anni 1997, 2001, 2005, in collaborazione con l'Università degli Studi di Lecce e la Stazione di Biologia Marina di Porto Cesareo, organizza i convegni: IL CARSISMO NELL' AREA MEDITERRANEA (I°, II°, III° Incontro - Castro Marina, Lecce).

Dal 1993 è responsabile scientifico del sottoprogetto "Monitoraggio ambientale in ecosisterni acquatici del Gran Sasso" nell'ambito del progetto "Monitoraggio biologico del Gran Sasso" promosso da Consorzio INFN, Università di L'Aquila, Regione Abruzzo, ENEA, CNR e Telespazio SpA (legge 366/90).

E’ autore del capitolo Aspetti Evolutivi : “Ambienti Anchialini” del libro Biologia ed Ecologia delle grotte marine (Università di Genova).

Dal 1994 collabora alle ricerche in Africa (Burundi) promosse dal C.A.D.E. (Centre d'Aide au Development et a la Protection de I'Environment), Bujumbura, Burundi. Dal 1996 collabora, in qualità di specialista di copepodi ciclopidi, alle ricerche ecologiche promosse dal “Western Australian Museum” (Perth, Australia) sui popolamenti acquatici sotterranei dell’area carsica di “Cape Range Peninsula” (Western Australia).

Dal 1998 collabora con la Università di Galveston (Texas, USA) al progetto “Fauna acquatica ipogea delle Bahamas e della Penisola dello Yucatan (Messico)”.

Dal 1999 collabora alle ricerche sui popolamenti copepodologici dell’Antartide, promossi dalla Bulgarian Academy of Sciences (Institut de Zoologie, Sofia, Bulgaria), dell’India (Department of Zoology - University of Nagarjuna - India) ed dell’Egitto (Institute of Animal Ecology, Gent - Belgium).

Nel 2003 viene nominato dalla Regione Abruzzo consulente per il "Progetto speciale territoriale dell' area di particolare complessità Scindarella - Monte Cristo del Massiccio del Gran Sasso" Valutazione di Incidenza (art. 6, direttiva 92/43/CEE).

Nel 2006 viene incaricato dal Comune di Castro (Lecce) come consulente per la redazione di una relazione di impatto ambientale (VIA), relativamente al progetto Lavori di sentieristica Aree Protette" (Grotta Zinzulusa) - POR Puglia 2000-2006 - PIS 14 "Turismo, Cultura e Ambiente nel Territorio del Sud Salento - Misura 1.6".